31/7/2024
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McGurk Effect: quando la vista inganna l’udito

McGurk Effect: quando la vista inganna l’udito

Hai mai sperimentato la sensazione di sentire una parola diversa a seconda di dove stai guardando? L’effetto McGurk è un’illusione percettiva che dimostra come la nostra percezione del linguaggio sia influenzata non solo dall’udito, ma anche dalla vista.

Se guardi il volto di una persona pronunciare un suono, il tuo cervello integra le informazioni visive e sonore per interpretare il significato. Tuttavia, quando il movimento della bocca non corrisponde al suono reale, la percezione del suono viene alterata. Guarda il video di esempio per comprendere al meglio quanto vado scrivendo.

Il funzionamento neurologico

L’effetto McGurk dimostra che la percezione del linguaggio è multimodale, cioè coinvolge sia l’udito che la vista. Questo fenomeno si verifica perché il cervello cerca di integrare le informazioni provenienti da diversi sensi per creare un’esperienza coerente.

Le aree cerebrali coinvolte

  1. Corteccia uditiva (lobo temporale): elabora i suoni ricevuti.
  2. Corteccia visiva (lobo occipitale): processa i segnali visivi.
  3. Corteccia prefrontale: interviene nella fusione delle informazioni uditive e visive.
  4. Giro fusiforme: importante per il riconoscimento facciale e il movimento delle labbra.

Quando il cervello riceve segnali contrastanti, tenta di risolvere il conflitto creando un suono intermedio, portando così all’illusione.

Implicazioni dell’effetto McGurk

1. Comunicazione quotidiana

L’effetto McGurk è particolarmente evidente in ambienti rumorosi. Ad esempio, in una discoteca o in un luogo affollato, tendiamo a leggere le labbra per comprendere meglio ciò che viene detto. Questo fenomeno aiuta a spiegare perché la comunicazione diventa più difficile quando non possiamo vedere il volto del nostro interlocutore.

2. Apprendimento delle lingue

Le persone che apprendono una seconda lingua possono essere più vulnerabili all’effetto McGurk, poiché il loro cervello è meno abituato a integrare segnali visivi e sonori in quella lingua. Studi suggeriscono che il bilinguismo potrebbe ridurre l’impatto dell’illusione, poiché i poliglotti sviluppano una maggiore flessibilità cognitiva nell’elaborazione del linguaggio.

3. Tecnologia e intelligenza artificiale

L’effetto McGurk ha applicazioni anche nel riconoscimento vocale e nell’intelligenza artificiale. I sistemi di riconoscimento della voce utilizzano spesso modelli multimodali, che combinano audio e video per migliorare l’accuratezza, specialmente in contesti rumorosi.

4. Rilevanza per persone con ipoacusia

Chi ha difficoltà uditive spesso fa affidamento sulla lettura labiale per compensare la perdita di informazioni acustiche. L’effetto McGurk dimostra quanto la vista possa influenzare la percezione del linguaggio, fornendo un supporto cruciale per la comunicazione in queste persone.

Conclusione

L’effetto McGurk ci mostra che ciò che sentiamo è influenzato da ciò che vediamo. Questo fenomeno evidenzia la complessità del nostro sistema percettivo e l’importanza dell’integrazione sensoriale nella comunicazione umana.

La prossima volta che ascolti qualcuno parlare, prova a chiudere gli occhi per capire se il suono percepito cambia!

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