Il colore è uno degli elementi più influenti nella percezione del cibo e nelle decisioni d'acquisto dei consumatori. Ma cosa accade quando il colore di un alimento è insolito, come il blu? Tradizionalmente associato a un effetto avversivo, il blu è stato recentemente riscoperto in contesti che ne esaltano l'attrattività, in particolare nel settore del beverage. Approfondiamo il ruolo del colore blu nella percezione alimentare, tra neuroscienza, psicologia e strategie di marketing.
Il nostro cervello è programmato per associare i colori degli alimenti alla loro sicurezza e commestibilità. I colori caldi, come il rosso e il giallo, sono spesso legati a cibi nutrienti e maturi, mentre il verde è associato a freschezza o tossicità a seconda del contesto. Il blu, invece, è un colore raramente presente in natura negli alimenti, il che porta il nostro cervello a considerarlo sospetto o potenzialmente nocivo.
Uno degli esperimenti più famosi su questo fenomeno è quello condotto dal neuroscienziato John Wheatley (1973). Durante l’esperimento, i partecipanti mangiarono tranquillamente una cena in un ristorante illuminato da luci a infrarossi che alteravano la percezione dei colori. Una volta ripristinata l’illuminazione normale, scoprirono che la carne era blu, le patate verdi e i piselli rossi. Molti smisero immediatamente di mangiare e alcuni provarono nausea, dimostrando l’impatto visivo sulla percezione del gusto e della sicurezza alimentare. Tuttavia, l'affidabilità scientifica di questo esperimento è ancora dibattuta.
Secondo una ricerca pubblicata su Frontiers in Psychology (Spence, 2021), il colore di un alimento può influenzare la percezione del suo sapore, della sua freschezza e del suo valore nutrizionale. Il blu, in particolare:
Un'analisi più recente (Spence & Carvalho, 2020) suggerisce che la diffidenza verso il blu sia una risposta adattativa: in natura, molti cibi tossici o avariati assumono tonalità bluastre o verdastre. Questo spiega perché la reazione iniziale al cibo blu possa essere di rifiuto.
Nonostante il retaggio evolutivo, negli ultimi anni il blu ha guadagnato popolarità, soprattutto nel settore delle bevande e del food design. Questo cambiamento è dovuto a diversi fattori:
Il colore blu nel cibo è un caso affascinante di come la percezione sia influenzata sia dall’evoluzione che dalle tendenze culturali. Se un tempo era visto con diffidenza, oggi grazie alla neuroscienza e al marketing sta diventando un simbolo di innovazione e freschezza.
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